All’inizio del 2022, Gino Zampieri ed io, amici velisti, avversari sui campi di regata, accomunati dalla passione per progetti innovativi, abbiamo deciso di unirci per costruire una barca volante.
Dopo un primo progetto di fattibilità, affidato ad un gruppo di ingegneri di Coppa America, si è deciso di procedere autonomamente, ricercando un’idea che prevedesse la fibra di carbonio e che includesse l’utilizzo di tecnologie e movimentazioni elettriche, in sostituzione alle tradizionali idrauliche, che avrebbero gravato sul peso totale dell’imbarcazione .
Gino, ingegnere di fama internazionale e presidente di AC&e, aveva la possibilità di affidare la progettazione, oltre che alla sua stessa competenza, anche a quella degli ingegneri Paolo Mazza e Marco Fiorini, che sono luminari nei campi dei velivoli ultraleggeri, delle automobili di formula uno, Le Mans e Indianapolis. Il progetto li ha, fin da subito, intrigati e si sono resi disponibili a trasferire le loro competenze aerodinamiche al mondo della nautica .
Nei primi mesi del 2022 iniziava, così, la fase progettuale che aveva come obiettivo un prodotto che puntasse tutto sulla leggerezza, sull’estrema articolazione delle appendici e su una relativa semplicità concettuale.
Una volta definito il progetto, sono stati individuati artigiani che eccellessero nel campo dell’esecuzione dei modelli e nella stratificazione del carbonio. La realizzazione di tutte le parti in composito e’ stata, quindi, affidata all’amico ed esperto Luciano Corradi, da anni costruttore appassionato ed all’avanguardia. Contemporaneamente venivano costruite, in leghe leggere, le componentistiche atte a permettere l’articolazione dei foils, utilizzando la fresatura 3D. Per questa parte sono state selezionate delle officine meccaniche di precisione, da anni nel mondo dell’auto racing.
A maggio 2023, la barca è stata completata e assemblata con tutte le componenti necessarie per prendere il volo, compresi gli elettroattutori e gli attuatori idraulici per la movimentazione dei bracci, del timone e quindi dei foils.
Nell’estate 2023 sono iniziate le prove in acqua, al traino, in modo da verificare la tenuta delle componenti e l’ esatta corrispondenza dei comportamenti dell’imbarcazione rispetto ai calcoli di progetto.
Confermata la bontà del progetto si è deciso di continuare ad investire per perfezionare il meccanismo meccatronico, rendendolo prevalentemente elettronico: l’obiettivo è quello di creare un sistema che possa autoregolarsi senza il controllo umano .
Attualmente , dopo quasi un anno di lavoro intenso, progettuale ed esecutivo da parte di aziende specializzate nella costruzione di sistemi robotici, in barca sono state montate apparecchiature, sensori di altezza, di posizione velocità e inerzia che le consentono di acquisire dati ed imparare ad autogovernarsi esattamente come un robot .
E’ stato, inoltre, previsto un sistema che consenta alla barca di essere governata da remoto senza la presenza dell’equipaggio a bordo.
Prossimamente un team di giovani velisti e appassionati di Foiling metterà a punto la conduzione manuale della barca , addestrando il sistema informatico con l’intento di arrivare all’auto pilotaggio della stessa, che è essenziale anche per garantire la sicurezza in navigazione .
Tutto ciò è volto a partecipare in un futuro prossimo alle regate simbolo del Garda e soprattutto alla Centomiglia, manifestazione che da sempre attira e nutre armatori con una visione futurista e un pò pazza della vela.
Luca e Pietro Bovolato